Vediamo allora le 10 statistiche e dati ecommerce 2022, ricordandoti che siamo al tuo fianco per la creazione e gestione dei siti ecommerce.
I dati 2021 mostrano come 21,4 miliardi di persone al mondo hanno comprato online (dati Statista, 2022) e come le vendite ecommerce globali hanno fatturato 4,2 trilioni di dollari, che diventeranno 6,5 trilioni nel 2023. I vantaggi dell’ecommerce sono la quantità di merci disponibili e la ricchezza di informazioni, che non ha nulla da invidiare a quella del negozio fisico, a cui si aggiunge la comodità di acquistare in ogni momento e da ogni luogo.
Una ricerca di Thinkwithgoogle del 2018 mostra come il 63% degli acquisti inizia online su siti come Google o Amazon e per questo le aziende devono avere una forte presenza digitale per curare la prima interazione dell’azienda con il brand.
Il 69,4% dei consumatori acquista più spesso da mobile che in negozio (DataReportal, 2021) e usa smartphone e tablet in ogni fase del customer journey. Per questo lo shop online deve essere mobile friendly in modo da trasformare gli utenti in clienti e regalare un’esperienza piacevole a chi cerca un prodotto o servizio online.
L’ecommerce più grande del mondo è la piattaforma cinese TaoBao e segue Amazon, ma non mancano siti come Alibaba e eBay. Un “marketplace e-commerce” è un sito/piattaforma internet dedicato alla compravendita di prodotti o servizi forniti da diverse terze parti, dove le transazioni vengono elaborate dal marketplace stesso e gli ordini evasi dai rivenditori o dai dropshipper corrispondenti. E poiché i marketplace mettono in vendita prodotti forniti da venditori diversi, di solito l’acquirente trova una maggiore varietà rispetto al negozio online di un marchio.
Il metodo di pagamento più popolare in Italia per gli acquisti online è la carta di debito che viene utilizzata dal 33% dei consumatori (Global Payments Report, 2022). A seguire troviamo contanti (27%), carte prepagate (12%), eWallet (10%) e carta di credito (10%).
Secondo un recente studio, a marzo 2020 il 79,8% degli italiani ha acquistato beni di largo consumo online (Nielsen Italy, 2020), mentre nei primi 5 mesi del 2020 i nuovi consumatori online si sono triplicati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (AGI, 2020). Ma il boom dell’ecommerce non è solo temporaneo e la mentalità delle persone è cambiata. Oltre ai giganti dell’eCommerce come Amazon sono cresciuti in Itaila anche i marketplace specializzati in alimentari, che hanno visto una forte crescita delle vendite online.
Allo stesso tempo, non sorprende che gli acquirenti online diventino sempre più esigenti. Innanzitutto si aspettano di trovare sempre nuovi prodotti. Infatti, il 75% delle search query dei consumatori ogni mese non è mai stata fatta prima (Salesforce, 2018). Quando sono online, quindi, i consumatori cercano attivamente nuove offerte e prodotti. Il 69% afferma anche che è importante o molto importante vedere nuovi prodotti ogni volta che visita un negozio o uno shop online.
Abbiamo visto che la maggior parte dei consumatori italiani acquista online; ma con quale frequenza? Il 41% degli acquirenti online compra su internet almeno una volta al mese (Statista, 2021).
Spesso, però, i consumatori che cercano prodotti da acquistare online si sentono indecisi: nonostante trascorrano molto tempo a fare ricerche, sono sopraffatti dal numero di opzioni disponibili. Circa la metà degli acquirenti (il 46%) non riesce a completare un acquisto online perché ha troppe alternative tra cui scegliere. Per questo le aziende devono agevolare il percorso di acquisto dei consumatori e snellire il customer journey inviando informazioni per email o sui social media e assistendo il cliente.
La pandemia di coronavirus ha scatenato l’acquisto impulsivo e compulsivo (il cosiddetto “panic buying”) in molti paesi, dove i consumatori si sono riversati sia nei negozi, come supermercati e farmacie, che negli shop online.
Come previsto, le vendite online degli articoli essenziali e in particolare i medicinali hanno visto una massiccia impennata. Un sondaggio condotto di recente da Adobe ha rivelato che le vendite di prodotti come disinfettanti per le mani, guanti e maschere sono aumentate di oltre l’800% nelle prime dieci settimane dell’anno (Adobe, 2020).
Anche la carta igienica e i farmaci da banco per l’influenza, il raffreddore e gli antidolorifici sono spariti subito dagli scaffali online, con un incremento delle vendite rispettivamente del 231% e del 217%. Anche le vendite di prodotti per l’arredamento della casa e del fai da te sono in aumento.
il 63% dei carrelli abbandonati è imputabile a costi aggiuntivi per la spedizione comunicati al check-out (Statista, 2019). Altri motivi includono codici sconto non funzionanti, tempi di spedizioni troppo lunghi e la richiesta di ricompilare i dati della carta di credito o per la spedizione.
Al giorno d’oggi, la spedizione gratuita è più una necessità che un vantaggio extra, soprattutto se si vuole evitare il fenomeno del carrello abbandonato, vero incubo per ogni imprenditore.
Come emerge da queste statistiche lo shopping online sta vivendo una veloce evoluzione e non c’è dubbio che nei prossimi anni assisteremo ad un ulteriore sviluppo delle vendite online. Per questo le aziende che vogliono restare competitive devono investire sul digitale e affidarsi a specialisti di realizzazione siti web per avere successo.
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