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Tecniche di neuromarketing utili per promuovere un'attività

Il neuromarketing studia le strategie che precedono l’acquisto di un prodotto e fornisce risposte sul comportamento dei consumatori e le loro preferenze

Gli studi relativi al neuromarketing sono in costante evoluzione e potranno portare a scoperte importanti sui processi decisionali che stanno alla base dell'acquisto di determinati beni e servizi. Alcune risposte sono già note e si possono applicare nella propria strategia quotidiana.

Tra queste, ce n'è una, per certi versi sorprendente, che riguarda la psicologia alla base della percezione dei prezzi.

Erroneamente, infatti, siamo convinti che offrire qualcosa gratuitamente sia una garanzia di conversione. Chi rifiuterebbe qualcosa che viene offerto gratis? In realtà non è così. Le ricerche dimostrano che è più efficace offrire un prodotto o servizio ad un prezzo simbolico, piuttosto che renderlo disponibile gratis.

Tale comportamento ha a che fare con la percezione del valore del prodotto. Il fatto che questo abbia un prezzo, anche se esiguo, gli attribuisce un valore maggiore rispetto a quello che siamo portati a riconoscergli nel caso della sua gratuità.

Un altro aspetto emerso dalle ricerche in ambito neuro marketing riguarda la forza del coinvolgimento emotivo.

Mitizzata e inseguita come condizione fondamentale per moltiplicare vendite e conversioni, la partecipazione emotiva, in realtà, non sarebbe una garanzia di affiliazione. E potrebbe finire, addirittura, con l'avvantaggiare i propri competitor.   

A rivelarlo sono stati alcuni studi condotti sempre in campo neuromarketing. Da queste ricerche è emerso che suscitare emozioni nei consumatori serve, sì, a incrementarne la propensione all'acquisto. Ma tale maggiore predisposizione non è circoscritta solo al prodotto o servizio targettizzato.

Ovvero, quella stessa predisposizione a comprare suscitata da un determinato prodotto o servizio potrebbe essere riversata su altri beni nelle vicinanze.

Ciò non significa che bisogna rinunciare a destare sensazioni di partecipazione emotiva nei propri potenziali consumatori. Ma solo che questa mossa, da sola, potrebbe non essere sufficiente. E che è necessario integrarla con azioni opportune per "isolare" il prodotto o bene da vendere ed evitare che l'attenzione dell'utente possa ricadere sull'offerta di un concorrente.

Un altro aspetto da considerare per l'immagine della propria attività riguarda il logo che deve rappresentarla.

Un logo dev'essere senz'altro unico e rappresentativo di un business in modo tale da caratterizzarlo con personalità. Ma l'efficacia di un logo passa anche attraverso un'altra caratteristica: la dinamicità.

Una ricerca ha dimostrato che un logo animato raccoglie la preferenza degli utenti, se associato ad un brand percepito come dinamico.

Ciò non significa che qualunque azienda debba dotarsi di un logo dinamico. Dipende dal tipo di bene o servizio in vendita e dalla natura del business aziendale.

Un'altra considerazione utile, stavolta incentrata unicamente sul prodotto, riguarda il suo colore. Gli studi hanno messo in evidenza come un colorazione più intensa possa fare la differenza nell'attirare l'attenzione della clientela.

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19 Giugno 2020
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