“Solo le persone superficiali non giudicano dalle apparenze”, diceva Oscar Wilde. Ignorare indizi ambigui riguardanti un interlocutore sconosciuto, così come feedback negativi su un’azienda con cui ci apprestiamo a collaborare o da cui ci accingiamo a rifornirci di beni e servizi, sarebbe un’imprudenza. Ed ecco perché sempre più spesso consultiamo le recensioni di Booking e Trivago per valutare la struttura in cui andare in vacanza, i commenti di TripAdvisor prima di andare a cena in un ristorante nuovo, leggiamo articoli su siti specializzati prima di procedere a un acquisto tecnologico su Amazon o su eBay, oppure digitiamo il nome del nostro aspirante collaboratore su Google, prima ancora di chiamarlo a colloquio presso la nostra azienda. Il modo più veloce per farci un’idea di chi abbiamo davanti (persona, oggetto, marchio o azienda di servizi che sia) è consultare Big G, cercando notizie in rete. Ma se lo facciamo noi… perché non dovrebbero farlo gli altri? Cosa ci fa pensare che i nostri aspiranti datori di lavoro o potenziali clienti non cerchino informazioni sul nostro conto, o sulla nostra attività e prodotti, sui motori di ricerca? LinkedIn, Facebook, Instagram, Twitter, TikTok e tutti i Social Network rappresentano luoghi di svago, ma parimenti sono anche canali comunicativi professionali e, soprattutto, finestre affacciate sul nostro mondo, sul nostro modo di pensare e interagire con gli altri. Perché mai chi ci valuta non dovrebbe darci una sbirciatina? Già 10 anni fa, uno studio di Microsoft e Cross-Tab Market Research aveva rivelato che ben il 70% delle compagnie respinge candidati basandosi sulla loro reputazione online, mentre un’indagine più recente di Careerbuilder ha svelato che sempre un 70% si affida addirittura ai social media per ricercare i candidati più idonei. Ma una volta ottenuto il lavoro, la web reputation continua a essere importante: ben un terzo degli assunti, infatti, viene richiamato o persino licenziato a causa di contenuti inappropriati trovati online. La verità è che ogni volta che sottovalutiamo l’importanza delle informazioni che ci riguardano, ogni volta in cui sottostimiamo il peso delle parole che vengono pubblicate su di noi o che noi stessi pubblichiamo in rete, commettiamo un grave errore. Non solo prestiamo il fianco a detrattori, concorrenti o semplici invidiosi, ma perdiamo pure un’ottima occasione per comunicare a tutti chi siamo davvero. - Perdiamo il posto di lavoro a cui abbiamo sempre ambito, perché un concorrente si è “saputo vendere” meglio di noi, posizionando contenuti di valore che sono saltati subito all’occhio dell’esaminatore. - Perdiamo la credibilità della nostra azienda, perché abbiamo pensato ingenuamente che un paio di commenti negativi non li avrebbe presi in considerazione nessuno. - Perdiamo soldi, perché non abbiamo intuito quanti clienti sul nostro e-commerce non hanno concluso gli acquisti del loro carrello perché, alla fine, hanno dato credito a qualche calunnia trovata su un forum reputando il nostro marchio non affidabile. Ma c’è una buona notizia: esistono pochi e semplici passaggi da effettuare per monitorare la nostra reputazione web, e il primissimo di questi passaggi, il più importante e imprescindibile, è proprio rendersi conto dell’importanza comunicativa e del VALORE ECONOMICO DELLA NOSTRA PRESENZA ONLINE: con questo articolo, speriamo di esservi stati d’aiuto in tal senso! Se poi vorrete proseguire con noi, nelle news che pubblicheremo prossimamente vi spiegheremo passo passo e gratuitamente COME FARE PER PRENDERE LE REDINI DELLA VOSTRA WEB REPUTATION. Parleremo di come costruire un marchio aziendale ma anche personale, perché il concetto di Web Reputation non è poi così distante da quello di Brand Reputation. Vi spiegheremo come aumentare la credibilità del vostro marchio e come coltivare il vostro pubblico. Vi daremo suggerimenti su come “ripulire” la vostra immagine in rete e come mettervi al riparo dagli errori più comuni. SE PERÒ VI RENDETE CONTO CHE IL VOSTRO PROBLEMA DI WEB REPUTATION È URGENTE E/O COMPLESSO; se solo adesso avete capito di aver sbagliato e volete porvi rimedio prima possibile; se volete affidarvi a degli esperti perché vi mancano le capacità o il tempo necessari; se avete paura di fare ulteriori errori… avete ben due alternative: 1) Acquistare la guida “Costruire e alimentare l’IDENTITÀ ONLINE. Reputazione Web: controllo, tutela, valorizzazione” a cura di Electra Nadalini - Web Reputation Manager, per un corso accelerato e alla portata di tutti, in cui potrete immergervi quando e come volete. 2) Chiedere un preventivo gratuito per una consulenza personalizzata, che può spaziare da un’analisi completa della vostra web reputation, passando per un aiuto specifico per risolvere le situazioni più delicate, fino al servizio completo di analisi-intervento-monitoraggio della vostra reputazione online, personale o aziendale. Speriamo abbiate compreso che la vostra web reputation merita, se non tutta la vostra attenzione, quantomeno tutta l’attenzione negatale fino a oggi! Per ogni dubbio o necessità, non esitate a contattarci.