I browser etichettano come “non sicure” tutte le pagine web che raccolgono dati sensibili, come credenziali di accesso e dati di carte di credito e transazioni bancarie, a meno che le pagine non siano pubblicate tramite protocollo HTTPS.
Per evitare che compaia la notifica di “non sicurezza” delle pagine web è necessario adeguarsi, spostando l’intero sito web, o solo le pagine che ospitano i campi dei moduli per l’inserimento di password e carte di credito, in pagine pubblicate usando il protocollo HTTPS.
Il protocollo HTTPS (HyperText Transfer Protocol Secure) è stato creato per rendere sicuro lo scambio di informazioni tra due nodi web e scongiurare phishing e attacchi di hacker, ovvero quando terze entità cercano di frapporsi nella linea di comunicazione tra client e server per intercettare gli scambi informativi tra i due nodi.
L’HTTPS, dunque, protegge l’integrità e la riservatezza delle informazioni scambiate tra computer e siti web. In particolare:
- I dati scambiati vengono criptati in modo tale che, se anche vengono intercettati, non possano essere decifrati.
- Le informazioni vengono protette nella loro integrità. Infatti, non possono essere modificate o danneggiate durante il trasferimento senza che tali operazioni vengano rilevate.
- La navigazione all’interno di pagine certificate come sicure rafforza la fiducia degli utenti, con evidenti benefici in termini commerciali.
Quanto Google abbia a cuore il problema della sicurezza online lo dimostra il fatto che, per spingere i titolari di pagine web ad adottare il protocollo HTTPS, il colosso di Mountain View lo ha incluso anche tra i requisiti vagliati dal suo algoritmo ai fini dell’indicizzazione. Una strategia premiante che valorizza con un miglior posizionamento le pagine web sicure e verificate che utilizzano il protocollo HTTPS.
La sicurezza degli utenti durante la navigazione dev’essere tutelata in qualunque caso, non solo quando si tratta di siti web di commercio elettronico o di banche online.
Oltre ai dati sensibili relativi a pagamenti e credenziali di accesso, è necessario proteggere la privacy degli utenti anche relativamente a dati personali come nomi, indirizzi, numeri di telefono, email e preferenze in generale.
Per questo, oltre ad essere inderogabile per i siti web di banche ed e-commerce, l’adozione del protocollo HTTPS è consigliata anche per qualunque tipo di sito web, compresi i blog e i siti web amatoriali.
Una tesi sposata in pieno dal colosso di Mountain View, che ha intrapreso un piano a lungo termine per tutelare la sicurezza degli utenti del web e favorire in tempi brevi la diffusione del protocollo di sicurezza.
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